venerdì 30 dicembre 2016

GRAZIE A TUTTI!

Grazie per avermi seguito in questa fantastica avventura!

Il giallo sabbia è contento e vi ringrazia!

Saverio


STEP 25 - SINTESI FINALE

Ed eccomi giunto alla fine di questo lungo percorso in cui ho cercato di far conoscere a tutti il colore giallo sabbia.
Nello step 1 ho presentato il colore nelle sue caratteristiche cromatiche e ho voluto darne un’immagine poetica, pensando alle ambientazioni in cui si può trovare, dagli afosi deserti africani ai boschi alpini nella stagione autunnale alle spiagge dei mari del nord. Questi paesaggi sono presenti in innumerevoli paesi e quindi mi sono chiesto come gli abitanti del mondo chiamassero nella loro lingua locale e nei dialetti tipici il colore giallo sabbia: è quindi nato lo step 2, un piccolo vocabolario che racchiude tutti questi termini. Questo colore è però conosciuto meglio con un suo codice rappresentativo, come se fosse il codice fiscale per un uomo: lo step 3 raccoglie i vari codici con cui il giallo sabbia è conosciuto in ambito internazionale.  Passando a un argomento meno tecnico e più storico, nello step 4 ho raccontato l’uso di questo colore nei miti antichi e nello step 8 ho riportato alcuni detti e usanze popolari che ne fanno menzione. Ascoltando la musica alla radio o al computer molte volte si sentono nominare nei testi i colori principali come il nero, il giallo e il bianco, mentre i colori più particolari e meno conosciuti come il giallo sabbia sono praticamente inesistenti! Sono comunque riuscito a rintracciare due brani e a riportarli nello step 5. Più facile è stato invece trovare il giallo sabbia nei film, sia quelli recenti che parlano delle missioni di guerra nel Medio Oriente sia quelli più datati come i grandi western americani, di cui ho parlato nello step7. Negli step 6 e step 14 invece ho riportato alcuni esperimenti fisici e la composizione chimica del colore, in modo da non dimenticare le origini ingegneristiche di questo corso di studi. L’abbecedario dello step 9 presenta vari termini connessi al giallo sabbia. Nello Step 10 si parla invece dell’importanza dei colori negli emblemi delle aziende, facendo particolare riferimento alla marca di sigari Cohiba. Lo step 11 riporta invece libri e documenti in cui il colore della mia indagine viene citato, facendo anche riferimento a un libro di ricette in cui ho scoperto che il giallo sabbia è un colore presente in molte pietanze che ho riportato nello step 12. Lo step 13 riporta un fumetto del personaggio Tintin mentre lo step 15 un manifesto pubblicitario della Cinzano in cui il colore dell’indagine è il protagonista. Il giallo sabbia è usato nella colorazione di oggetti di design (step 16) ed è presente anche in alcune opere architettoniche riportate nello step 22. È il colore di un materiale refrattario utilizzato nella produzione di stufe (step 17) ed è presente anche in molti dipinti, tra cui “L’orazione nell’orto” del Bellini dello step 18. Nello step 19 il giallo sabbia decide di scrivere una lettera ai suoi lettori e a esprimere la sua delusione per il fatto che è poco utilizzato. È un colore presente nella moda, usato specialmente da stilisti orientali, come riportato nello step 20.
Nello step 21 invece ho riportato biografie e documentari di due personaggi storici che hanno vissuto e agito in luoghi attorniati dal colore in indagine. Lo step 23 racconta l’uso di questo colore nelle tribù aborigene, facendo anche riferimento al “Pensiero Selvaggio” di Claude Lévi Strauss. Nello step 24 ho riassunto tutti i termini che a mio parere possono descrivere il giallo sabbia nel migliore dei modi, all'interno di una nuvola costruita a forma di torre, come un castello di sabbia costruito sulla battigia.
Mentre cercavo informazioni sul giallo sabbia mi sono imbattuto in curiosità che ho deciso di riportare in alcuni step liberi, che si possono trovare a questo link (qui).

domenica 18 dicembre 2016

STEP 24 - LA "NUVOLA DEL COLORE"



Ecco la nuvola del colore giallo sabbia: ho deciso di rappresentarla con una torre, immaginando un castello di sabbia costruito sulla battigia. Al suo interno sono racchiuse tutte le parole e gli aggettivi, in lingua italiana e straniera che fanno pensare al giallo sabbia, che ne descrivono le sensazioni e le caratteristiche o che rappresentano un ambito in cui questo colore viene spesso utilizzato.

STEP 23 - UN COLORE "SELVAGGIO"

 

Nella cultura aborigena gli individui erano fortemente legati alla terra e al proprio clan i cui antenati, ossia i Great Ancestors Creative Beings, potevano mostrarsi come uomini oppure come metà uomini e metà animali.
A seconda della discendenza ogni clan aveva un proprio Dreaming Place e specifiche regole sulle cerimonie, i matrimoni e l'organizzazione sociale. L'arte rupestre e le pitture sul corpo rappresentano bene il legame con la terra. I pigmenti usati per i dipinti rupestri erano gli stessi per la pittura sul corpo.
Il disegno più comune sono gli stampi di mani umane che rappresentavano la proprietà di un luogo e andavano a testimoniare il passaggio di un membro del clan dal luogo sacro.


Pitture e decorazioni, elaborate ed accurate, venivano fatte sul corpo dei danzatori come parte integrale delle cerimonie, usando colori come il rosso, il nero, il bianco e il giallo ricavati dall’ocra, da vari minerali e dal carbone: tutti colori naturali tra cui erano presenti anche svariate tonalità del giallo sabbia. I danzatori avevano anche decorazioni ricavate da semi, foglie e conchiglie. 
Nelle aree desertiche la gente si dipingeva con linee e cerchi: le linee rappresentavano le piste seguite dagli Ancestors nelle storie, mentre i cerchi rappresentavano particolari luoghi collegati alla storie. Gli Aborigeni partecipavano a riti dove venivano recitate le gesta degli Ancestors del Dreamtime e si entrava nella vita e nelle attività di questi Esseri, recitando in maniera realistica i personaggi degli Ancestors. Le pitture sul corpo simboleggiavano la trasformazione degli umani in Ancestors.

STEP 22 - IL COLORE IN ARCHITETTURA

Una delle opere architettoniche che meglio rappresentano il giallo sabbia è il Tempio Jain Chandraprabhu, situato nel forte di Jaisalmer in India.
Il tempio, eretto nei primi anni del XVI secolo, è costruito in arenaria gialla, dal caratteristico color giallo sabbia, come gli altri edifici del forte.


Il giallo sabbia si ritrova anche in molte riviste e saggi di architettura. In uno di questi, in particolare, si trova menzione del colore giallo sabbia utilizzato nella decorazione del faro di Brucoli, frazione del comune di Augusta (SR).
Il faro è stato costruito nel 1912 e si trova su una punta caratterizzata dalla presenza di un caratteristico porto canale.
La torre del faro è caratterizzata da una pianta ottagonale e si eleva sul fabbricato adibito alla Reggenza. La facciata del fabbricato è caratterizzata dal colore giallo sabbia e da decorazioni semplici.
Le informazioni sul faro di Brucoli sono state ricavate dal libro:
Cristiana Bartolomei, Giuseppe Amoruso: "L'architettura dei fari italiani", Editrice Alinea: Firenze, 2009 pagine 89-90


martedì 13 dicembre 2016

STEP LIBERO - CON GLI OCCHI DI UN DALTONICO

"Ehi, bella la tua maglia giallo sabbia, dove l'hai comprata?"
"Giallo sabbia??? ma io pensavo fosse marrone..."
Ecco un tipico dialogo che mi capita di sostenere in un giorno qualunque della mia vita.
Ebbene sì, dopo due quasi due mesi che mi occupo della ricerca del giallo sabbia, ho deciso di scrivere un post che riguardi chi, come me, non è in grado di riconoscere le tonalità di colori simili o addirittura non riesce proprio a vedere i colori: i daltonici!

Tavole di Ishihara

Riesci a vedere i numeri scritti nei cerchi sopra? se la tua risposta è "Quali numeri?" allora sei il benvenuto nel club!
Il daltonismo è una malattia genetica scoperta nel 1794 da John Dalton che riguarda la percezione dei colori:  l'individuo malato non è in grado di distinguere una o più tonalità, fatto dovuto alla mancanza di sensibilità dei coni, cioè i fotorecettori che elaborano le lunghezze d'onda e le trasmettono al cervello.
Una descrizione più dettagliata si può trovare al link:

Se vuoi provare a leggere i numeri nelle tavole di Ishihara e scoprire se sei affetto dal daltonismo puoi provare il test a questo link oppure digitare su google immagini "Test per daltonici".




STEP 21 - I PROTAGONISTI

Come ho già riportato in alcuni step precedenti, il giallo sabbia ricorda il colore del deserto ed è stato un colore molto utilizzato nelle divise militari della prima e della seconda guerra mondiale. 
Per questo motivo ho deciso di parlare di due personaggi storici molto importanti, conosciuti per motivi diversi.

Il primo è il feldmaresciallo Erwin Rommel (1891 - 1944), che assunse l'appellativo di "Volpe del Deserto" (Wustenfuchs) dopo aver preso il comando della Afrikakorps in Nordafrica ed essersi distinto nelle battaglie contro le truppe britanniche, motivo per cui ho deciso di legarlo al giallo sabbia.
La sua biografia e le operazioni a cui ha partecipato, tra cui la celebre "operazione Valchiria", si possono trovare ai seguenti siti:

Documentario



Il secondo personaggio, già menzionato nello step 07, è Thomas Edward Lawrence, meglio conosciuto come Il Lawrence d'Arabia, decorato con la Legion d'Onore grazie alla sua partecipazione alla rivolta araba nel 1916. Lo riconduco al giallo sabbia perché è legato all'Arabia e al deserto.

Si può leggere una biografia dettagliata della sua vita al link:

Documentario: